1.Alexander Saburov: Con che coraggio ti mostri qui? Credevo che avresti avuto il pudore di mandare qualcuno. O credi forse che io non sappia nulla delle tue azioni, passate e future?
2.Indovino: Spiegati meglio.
3.Alexander Saburov: So che sei un assassino. Uno dei più terribili che questa città abbia mai conosciuto, mi sento di aggiungere. Sei accusato della morte di almeno quattro persone, e sei indagato per quelle di Simon Kain e di tuo padre.
4.Indovino: Non hai nessuna prova.
5.Alexander Saburov: Ma le avrò presto, dannazione! Se solo non fosse per la morte di Simon, e la minaccia di questa epidemia improvvisa! Se solo avessi maggior potere... Forse questa notte riuscirò a liberarmi di queste catene, e il tuo difensore Olgimskiy non potrà porre alcun veto!
6.Indovino: Olgimskiy comincia a piacermi...
7.Alexander Saburov: Ti consegnerò il patrimonio che ti spetta solo perché rispetto il Laureato, che per qualche motivo è assolutamente convinto della tua innocenza. A lui è concessa la possibilità di sbagliare, perché non è di qui. Ti darò ciò che ti spetta, ma ti terrò d’occhio, non ti perderò di vista un solo istante. Non azzardarti a lasciare la città.
8.Indovino: Resta a guardare allora.
8.Indovino: Non è quello che avevo in mente.
9.Alexander Saburov: Puoi entrane in possesso. Chi si occupa delle questioni del defunto è una donna di nome Ospina. Vive qui vicino, gestisce un bordello nel Quartiere dell’Acquitrino. Trovati la strada da solo, non sarò certo io ad indicartela. E non osare lasciare la città! La tua colpevolezza è praticamente dimostrata!
10.Indovino: Vedremo.
10.Indovino: Ti farò pentire di quel che avete detto.
6.Indovino: Userò il tempo che mi è rimasto.
7.Alexander Saburov: Uccidi una sola persona, e faranno subito i conti con te! Sul posto, immediatamente! Lo capisci? Darò armi a tutti i cittadini, così che possano spararti! Ti farò dichiarare fuori legge, così che possano spararti come se fossi un cane rabbioso!
8.Indovino: Un cane rabbioso è quello che vedo di fronte a me in questo momento.
9.Alexander Saburov: È un peccato che io sia così vincolato alla mia parola. Altrimenti ti sistemerei qui, adesso!
10.Indovino: Sono riuscito ad entrare in possesso dell’eredità di mio padre.
11.Alexander Saburov: Ti consegnerò il patrimonio che ti spetta solo perché rispetto il Laureato, che per qualche motivo è assolutamente convinto della tua innocenza. A lui è concessa la possibilità di sbagliare, perché non è di qui. Ti darò ciò che ti spetta, ma ti terrò d’occhio, non ti perderò di vista un solo istante. Non azzardarti a lasciare la città.
12.Indovino: Resta a guardare allora.
12.Indovino: Non è quello che avevo in mente.
13.Alexander Saburov: Puoi entrane in possesso. Chi si occupa delle questioni del defunto è una donna di nome Ospina. Vive qui vicino, gestisce un bordello nel Quartiere dell’Acquitrino. Trovati la strada da solo, non sarò certo io ad indicartela. E non osare lasciare la città! La tua colpevolezza è praticamente dimostrata!
14.Indovino: Vedremo.
14.Indovino: Ti farò pentire di quel che avete detto.
4.Indovino: Tieni a freno la lingua!
5.Alexander Saburov: È un peccato che io sia così vincolato alla mia parola. Altrimenti ti sistemerei qui, adesso!
6.Indovino: Sono riuscito ad entrare in possesso dell’eredità di mio padre.
7.Alexander Saburov: Ti consegnerò il patrimonio che ti spetta solo perché rispetto il Laureato, che per qualche motivo è assolutamente convinto della tua innocenza. A lui è concessa la possibilità di sbagliare, perché non è di qui. Ti darò ciò che ti spetta, ma ti terrò d’occhio, non ti perderò di vista un solo istante. Non azzardarti a lasciare la città.
8.Indovino: Resta a guardare allora.
8.Indovino: Non è quello che avevo in mente.
9.Alexander Saburov: Puoi entrane in possesso. Chi si occupa delle questioni del defunto è una donna di nome Ospina. Vive qui vicino, gestisce un bordello nel Quartiere dell’Acquitrino. Trovati la strada da solo, non sarò certo io ad indicartela. E non osare lasciare la città! La tua colpevolezza è praticamente dimostrata!
10.Indovino: Vedremo.
10.Indovino: Ti farò pentire di quel che avete detto.
2.Indovino: Le mie azioni future? Interessante!
3.Alexander Saburov: Smettila di fingere, Burakh. Qui sei nato, qui hai passato la giovinezza. A volte mi sembra persino di ricordarti. Ti ricorderai senza dubbio anche della 'lunga opposizione' delle due Matrone, Victoria e Nina. Sai che le Matrone vedono il futuro!
4.Indovino: Cosa avrebbero visto le due Matrone morte nel mio futuro?
5.Alexander Saburov: Una Matrona ancora viva ha visto il tuo futuro: Catherina Saburova, mia moglie. Lei sa quanto dolore porterai nella nostra città nei giorni a venire. Se non fosse per Olgimskiy, saresti già in galera.
6.Indovino: Da quando le parole di una veggente possono condurre in prigione qualcuno?
7.Alexander Saburov: Ti sbatterei in galera sotto la mia responsabilità, per mia volontà. Nella capitale potresti anche batterti per i tuoi diritti civili, ma qui i tuoi diritti sono scritti da noi.
8.Indovino: Questo l'avevo già capito.
9.Alexander Saburov: So che sei un assassino. Uno dei più terribili che questa città abbia mai conosciuto, mi sento di aggiungere. Sei accusato della morte di almeno quattro persone, e sei indagato per quelle di Simon Kain e di tuo padre.
10.Indovino: Non hai nessuna prova.
11.Alexander Saburov: Ma le avrò presto, dannazione! Se solo non fosse per la morte di Simon, e la minaccia di questa epidemia improvvisa! Se solo avessi maggior potere... Forse questa notte riuscirò a liberarmi di queste catene, e il tuo difensore Olgimskiy non potrà porre alcun veto!
12.Indovino: Olgimskiy comincia a piacermi...
13.Alexander Saburov: Ti consegnerò il patrimonio che ti spetta solo perché rispetto il Laureato, che per qualche motivo è assolutamente convinto della tua innocenza. A lui è concessa la possibilità di sbagliare, perché non è di qui. Ti darò ciò che ti spetta, ma ti terrò d’occhio, non ti perderò di vista un solo istante. Non azzardarti a lasciare la città.
14.Indovino: Resta a guardare allora.
14.Indovino: Non è quello che avevo in mente.
15.Alexander Saburov: Puoi entrane in possesso. Chi si occupa delle questioni del defunto è una donna di nome Ospina. Vive qui vicino, gestisce un bordello nel Quartiere dell’Acquitrino. Trovati la strada da solo, non sarò certo io ad indicartela. E non osare lasciare la città! La tua colpevolezza è praticamente dimostrata!
16.Indovino: Vedremo.
16.Indovino: Ti farò pentire di quel che avete detto.
12.Indovino: Userò il tempo che mi è rimasto.
13.Alexander Saburov: Uccidi una sola persona, e faranno subito i conti con te! Sul posto, immediatamente! Lo capisci? Darò armi a tutti i cittadini, così che possano spararti! Ti farò dichiarare fuori legge, così che possano spararti come se fossi un cane rabbioso!
14.Indovino: Un cane rabbioso è quello che vedo di fronte a me in questo momento.
15.Alexander Saburov: È un peccato che io sia così vincolato alla mia parola. Altrimenti ti sistemerei qui, adesso!
16.Indovino: Sono riuscito ad entrare in possesso dell’eredità di mio padre.
17.Alexander Saburov: Ti consegnerò il patrimonio che ti spetta solo perché rispetto il Laureato, che per qualche motivo è assolutamente convinto della tua innocenza. A lui è concessa la possibilità di sbagliare, perché non è di qui. Ti darò ciò che ti spetta, ma ti terrò d’occhio, non ti perderò di vista un solo istante. Non azzardarti a lasciare la città.
18.Indovino: Resta a guardare allora.
18.Indovino: Non è quello che avevo in mente.
19.Alexander Saburov: Puoi entrane in possesso. Chi si occupa delle questioni del defunto è una donna di nome Ospina. Vive qui vicino, gestisce un bordello nel Quartiere dell’Acquitrino. Trovati la strada da solo, non sarò certo io ad indicartela. E non osare lasciare la città! La tua colpevolezza è praticamente dimostrata!
20.Indovino: Vedremo.
20.Indovino: Ti farò pentire di quel che avete detto.
10.Indovino: Tieni a freno la lingua!
11.Alexander Saburov: È un peccato che io sia così vincolato alla mia parola. Altrimenti ti sistemerei qui, adesso!
12.Indovino: Sono riuscito ad entrare in possesso dell’eredità di mio padre.
13.Alexander Saburov: Ti consegnerò il patrimonio che ti spetta solo perché rispetto il Laureato, che per qualche motivo è assolutamente convinto della tua innocenza. A lui è concessa la possibilità di sbagliare, perché non è di qui. Ti darò ciò che ti spetta, ma ti terrò d’occhio, non ti perderò di vista un solo istante. Non azzardarti a lasciare la città.
14.Indovino: Resta a guardare allora.
14.Indovino: Non è quello che avevo in mente.
15.Alexander Saburov: Puoi entrane in possesso. Chi si occupa delle questioni del defunto è una donna di nome Ospina. Vive qui vicino, gestisce un bordello nel Quartiere dell’Acquitrino. Trovati la strada da solo, non sarò certo io ad indicartela. E non osare lasciare la città! La tua colpevolezza è praticamente dimostrata!
16.Indovino: Vedremo.
16.Indovino: Ti farò pentire di quel che avete detto.
1.Alexander Saburov: Cosa vuoi?
2.Indovino: Nulla.
2.Indovino: C'è un luogo, qui, dove possa sistemarmi?
3.Alexander Saburov: Hai una casa tutta tua, a quanto pare. Il tuo defunto genitore possedeva una casa e persino un laboratorio segreto.
4.Indovino: La casa dove viveva mio padre è stata profanata.
5.Alexander Saburov: Non posso aiutarti. La casa è la tua.
6.Indovino: Non più.
6.Indovino: Vai al diavolo!
1.Alexander Saburov: Chi ti ha fatto entrare?
2.Indovino: E chi poteva impedirmelo?
2.Indovino: La porta era aperta.
1.Alexander Saburov: Grazie. Devo riuscire a sopravvivere ancora un poco. Ho ancora una cosa da fare. Adesso la mia morte non andrà sprecata.
2.Indovino: Che tipo di cosa?
3.Alexander Saburov: Devo compiere la più meritoria di tutte le imprese: il sacrificio. Ripeterò quello che è già stato fatto da Simon e la vita fiorirà da ogni mia particella. Le armi non spareranno. La costruzione della città proseguirà. La traccia rivolta al futuro si dipanerà fin dall'alba dei tempi.
4.Indovino: Ma non resisterai a lungo. Dove è Simon adesso?
4.Indovino: Credi davvero che questo sia realizzabile?
5.Alexander Saburov: Siamo troppo pochi ora. Ma anche se siamo all'incirca una dozzina, sarà sufficiente perché la città si possa espandere ulteriormente. Probabilmente per almeno altri vent'anni esisterà un luogo sulla terra dove i sogni verranno mantenuti e realizzati. E quanti di quelli come me sopravviveranno?
6.Indovino: Di questo non mi importa. Io volevo salvare la tua di vita, non pensavo alle possibili vittime future.
6.Indovino: Ce ne saranno più di adesso.
2.Indovino: Non morirai mai.
2.Indovino: Vivi. Fai quello che devi fare.
1.Alexander Saburov: Pace... Pace... ho bisogno solo di pace adesso.
2.Indovino: Sono venuto per sapere se sono tutti vivi e vegeti o no.
2.Indovino: Va bene... volevo riposarmi un poco.